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Torino – Napoli è uno sparpetuo: tutto in fumo…geni

Torino – Napoli è uno sparpetuo: tutto in fumo…geni. Le solite belle statuine della difesa, la follia di Mazzocchi, il nulla in attacco. Torino – Napoli è uno sparpetuo (leggi qui la definizione napoletana e il significato in italiano) azzurro. Un’agonia calcistica che sembra non avere fine, un dramma calcistico dove neanche il più ottimista degli sceneggiatori potrebbe immaginare un lieto fine. Torino – Napoli finisce 3-0. Un crollo senza appelli. Il Napoli va i fumo, anzi, in fumogeni per la protesta dei tifosi azzurri.

LE PAGELLE DI TORINO – NAPOLI: 2 A MAZZARRI

Fase iniziale di nulla assoluto, con il Napoli che aspetta il Torino assistendo al giro palla granata. Vlasic sfugge a Cajuste a centro area su cross di Bellanova con velo di Zapata, ma l’impatto del croato sottoporta con il pallone fa alzare la sfera. Ma quando l’asse Di Lorenzo – Politano si accende e manda al tiro Raspadori a tu per tu con il portiere. E’ l’attaccante a divorarsi un gol praticamente fatto calciando su Milinkovic  Savic. Fase attiva del Napoli che dopo 20’ di nulla assoluto va di nuovo alla conclusione con Raspadori imbeccato da Cajuste.

Due occasioni e poi la squadra di Juric riprende il pallino del gioco, puntando tutto sulla fisicità. Fortunatamente, Lobotka ci mette il piedino quando Sanabria viene liberato in area. Qualche giocata c’è, ma quando Zielinski scivola in area prima di concludere i napoletani non sanno neanche più a chi santo votarsi quest’anno. E al 43’ il Torino la sblocca: Zapata prolunga di tacco una punizione a Sanabria che è l’unico a crederci in area e a segnare la rete dell’1-0.

Nella ripresa di Torino – Napoli, Mazzocchi, entrato al posto di Zielinski per tentare i 3-5-2, si fa subito vedere con un cross interessante, ma il suo debutto dura 4’ per un’entrata killer su Lazaro. Poco dopo Vlasic affossa il Napoli con una conclusione dal limite che batte Golini per il 2-0. E’ l’ennesima rete subita dagli azzurri in questo campionato con delle conclusioni dal limite dell’area sulle quali nessun calciatore del Napoli si stacca dalla linea difensiva per chiudere.

Azzurri in tilt, Frustalupi in panchina è scoraggiato, Mazzarri in tribuna non ne azzecca più una. In campo anche Zerbin e Simone per un 3-4-2 azzurro che non sa di nulla, se non di disperazione. Anzi, Sanabria colpisce il palo, poi Zapata va a tirare su Gollini. I granata arrivano da tutte le parti. E Buongiorno, di testa, dimenticato da Lobotka, svetta per il 3-0 su Juan Jesus che si lascia sovrastare. 

Scatta la rabbia degli ultras Napoli al seguito della squadra. Fumogeni e cori contro la squadra che ha perso ormai il sostegno della tifoseria. C’è da rifondare, ma i fumogeni in campo sono lo spettacolo più triste dopo la festa più bella mai realizzata in Italia per la vittoria di uno scudetto. E’ una tristezza infinita. 

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